Ozonoterapia nel trattamento della Disbiosi
Per il benessere dell’intestino
Al giorno d’oggi il benessere dell’intestino è spesso minacciato da uno stile di vita scorretto e da numerosi altri fattori, che possono alterare il normale equilibrio dell’apparato digerente.
Immagina un retino con le maglie sgranate, una trama allargata che lascia passare anche quello che non dovrebbe. Questo accade al nostro intestino quando subentra la sindrome dell’intestino gocciolante (leak gut syndrome). Più che una malattia si tratta di una disfunzione che interessa milioni di persone e ha una genesi multifattoriale. L’alterazione della barriera intestinale e della sua funzione di filtro, comporta un allentamento delle giunzioni dette “tight junctions”, che tengono unite le cellule della barriera intestinale (enterociti). Di conseguenza la barriera non è più integra e si formano dei piccoli interstizi attraverso i quali passano sostanze che dovrebbero essere bloccate. Così mentre in un intestino sano quest’argine ha una permeabilità selettiva, lasciando passare solo le micromolecole dei nutrienti, in presenza di smagliature passano anche molecole più grandi come scorie metaboliche e tossine. Recenti studi sostengono che la permeabilità intestinale è responsabile del 50% delle malattie croniche. Le alterazioni delle giunzioni sono un male moderno legato a vari fattori: abuso di farmaci, carenza di vitamina D, alcolici, diete troppo ricche di zuccheri semplici che causano eccessiva fermentazione o diete iperproteiche, come la chetogenica, che favoriscono i fenomeni di putrefazione intestinale. Inoltre, fumare,vivere in un ambiente inquinato e pieno di polveri, abitare sopra i 2000 metri o dedicarsi a un’attività fisica anaerobica troppo intensa può causare ipossia cellulare, cioè carenza di ossigeno. A causa della aumentata permeabilità intestinale tossine esogene, come pesticidi, coloranti e conservanti valicano la barriera, ma anche parti di batteri alcuni dei quali penetrano dall’esterno mentre altri sono interni poiché derivano dai residui fecali presenti nel colon. Oltrepassando indisturbate la frontiera tutte queste sostanze dannose vengono assorbite dal plesso sottomucoso che si trova tra le pareti dell’intestino e il torrente circolatorio e da lì entrano nel flusso sanguigno. La permeabilità alterata della mucosa intestinale è purtroppo una situazione molto diffusa ai giorni nostri che momentaneamente provoca un po’ di pancia gonfia, meteorismo o piccoli fastidi addominali, ma a lungo andare è responsabile di patologie più gravi perché dall’intestino partono dei processi infiammatori che si propagano a tutto l’organismo. Ad es. conseguenza dell’infiammazione generale, che resta a lungo asintomatica, è l’aumento in circolo dei radicali liberi e del danno ossidativo cellulare, con conseguente degenerazione degli organi e dei tessuti. Anche il diabete, le allergie, le malattie autoimmuni o il precoce instaurarsi di malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer e il Parkinson vengono oggi associate al problema del fondo della permeabilità intestinale.
Da tutto ciò nasce la disbiosi intestinale che racchiude un insieme di sintomi e disturbi a carico del tratto gastrointestinale tra cui i principali sono: dolore addominale, alvo alterno o stipsi, alitosi, muco fecale, lombosciatalgia, cefalea e tensione premestruale.
Si stima che dal 30 al 60% dei pazienti che si sottopongono a visite gastroenterologiche soffrano di questa condizione.
Il termine disbiosi identifica appunto una generica alterazione della flora batterica umana.
Per quanto riguarda le cause, queste sono multifattoriali e comprendono:
Per prevenire e curare la disbiosi bisogna innanzitutto ridurre l’assunzione di farmaci, evitando l’abuso di antinfiammatori o antibiotici. Poi è bene correggere la dieta eliminando i cibi della cosiddetta “western diet” (merendine, dolciumi, patatine e chips in busta), gli alcolici e gli alimenti trasformati come insaccati, carne e legumi in scatola, pane e pizza surgelati e piatti pronti da riscaldare al microonde come le zuppe industriali.
Vanno invece preferiti cibi freschi, il pesce e le carni bianche, i carboidrati integrali e le verdure di stagione ricche di fibre prebiotiche come l’inulina che nutre la fora batterica intestinale buona. Tra le verdure più ricche di questa sostanza spiccano cicoria, carciofi, porri e cipolle.
Inoltre bisognerebbe controllare periodicamente la concentrazione di vitamina D il cui valore ideale è compreso tra i 40 e 60 mg.
Infine è bene aborrire il fumo, dedicarsi con regolarità a un’attività fisica aerobica e tenere sotto controllo lo stress con qualche disciplina rilassante (yoga, stretching, meditazione, ginnastica posturale o massaggi).
Utilizzo dell’Ozonoterapia nella Disbiosi
L’Insufflazione Rettale con Ozono è una tecnica che interviene nella cura dei più diffusi disturbi intestinali con risultati efficaci e senza nessun effetto collaterale. Uno dei benefici più grandi dell’Ozonoterapia è, infatti, quello di trattare diverse patologie in modo non invasivo, indolore e senza alcuna controindicazione o effetto collaterale.
I più comuni disturbi intestinali che si possono curare con l’Ozono terapia sono tensione addominale, pancia gonfia, flatulenza e meteorismo, stitichezza e diarrea, nausea e mal di stomaco, colite spastica, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn.
Questi disturbi sono comunissimi e anche molto fastidiosi.
Spesso ci si convive anche per anni, cercando di adottare varie strategie: dall’alimentazione – che ha sicuramente la sua importanza – ai farmaci da banco che alleviano soltanto il sintomo.
Il problema però resta e, anzi, a lungo andare diventa sempre più invadente.
L’Ozono terapia ha dimostrato la sua efficacia anche nella cura dei disturbi funzionali del colon e nella riabilitazione delle capacità peristaltiche intestinali restituendo all’intestino la sua funzionalità e migliorando le difese contro batteri e virus.
In particolare l’ozonoterapia mediante insufflazioni rettali negli ultimi anni si è rivelata una terapia medica con ampie potenzialità cliniche.
La terapia viene eseguita mediante l’inserimento di un cateterino monouso per via rettale, quindi di una cannula attraverso la quale somministrare e lasciar circolare l’Ozono nell’organismo. Sebbene possa sembrare fastidiosa, in realtà la tecnica non è affatto invasiva né dolorosa.
L’Ozono entra in contatto con le pareti dell’intestino producendo reazioni chimiche simili a quelle indotte dalla grande autoemoterapia. Il drenaggio del sangue proveniente dall’intestino attraverso i vasi mesenterici, infatti, garantisce un immediato trasporto dell’Ozono legato ai globuli rossi verso il fegato, con importanti indicazioni terapeutiche anche per le patologie acute e croniche del fegato.
Sono necessarie in media 10 sedute di insufflazioni rettali di miscela di ozono, con un minimo di 3/4 sedute, ripetibili.
Rappresenta una strategia terapeutica particolarmente adatta per la cura delle affezioni del sistema gastrointestinale ben tollerata dai pazienti e non presenta effetti collaterali né a breve né a lungo termine.
DOVE OPERO CON OZONO TERAPIA:
– Parma – Studio Medico – Viale Mentana, 45 – tel. 324.6648080
– Latina – Fisiosanisport – Via Priverno, 4 – tel. (+39) 0773621612 – (+39) 0773621624
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